La mostra “Romolo Ubertalli – La luce del paesaggio”,

che sarà inaugurata alla “Fabbrica della ruota” domenica 30 giugno alle 17,30,

intende favorire la riscoperta del pastellista di Castagnea, nella sua duplice veste di pittore e fotografo,

attraverso l’analisi del fondo acquisito dal DocBi. Tale fondo è costituito

da vari taccuini contenenti centinaia di “studi e schizzi” e circa 1600 sue fotografie.

 

L’analisi del materiale, che ha permesso di evidenziare il rapporto tra fotografia e pittura nel “metodo di lavoro” dell’artista e che ha fatto emergere un talento fotografico a tutto tondo, è sviluppata nella mostra attraverso i contributi di Carlo Bozzalla, Claudia Converso, Danilo Craveia, Alessandra Montanera e Giovanni Vachino.

   

La mostra sarà arricchita da varie opere dell’Ubertalli,

alcune inedite, provenienti da collezioni private.

   

L’attività artistica di Romolo Ubertalli (1871-1928), che iniziò come autodidatta,

venne perfezionata all’Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Carlo Follini e in seguito di Andrea Tavernier.

Ubertalli ottenne, tra Otto e Novecento, precoci riconoscimenti tanto da essere considerato uno dei più valenti giovani artisti piemontesi.

   

Dopo un lungo periodo di oblio successivo alla sua scomparsa nel 1928,

solo recentemente questo artista è stato “riscoperto” grazie alla segnalazione pubblicata

nel Bollettino DocBi “Studi e ricerche sulla fotografia biellese” del 2014,

che presentava Romolo Ubertalli come pittore e fotografo evidenziando

peraltro l’opportunità di un successivo approfondimento

che oggi trova riscontro in questo allestimento.

 

Parte non secondaria della mostra sarà anche quella dedicata alle opere d’arte dei bambini di quattro scuole biellesi (primaria di Andorno Micca, Portula e Tollegno e infanzia di Crevacuore) che hanno accolto, grazie alle loro insegnanti, l’invito del DocBi e rivisitato lo stile e la tecnica di Romolo Ubertalli producendo più di cento elaborati davvero riusciti e suggestivi.

     

La mostra potrà essere visitata ogni domenica dalle 14,30 alle 18,30 fino al 13 ottobre  nell’ambito delle aperture domenicali della Rete Museale Biellese

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